I 2 volti dell'Autostima

In un precedente articolo intitolato “Sicuro Sicuro Sicuro”, parlavo del fatto che sia la stima di una persona che si sottovaluta, sia la stima di una persona “narcisista” cioè che tende a sottovalutare i propri limiti e a porsi spesso in modo arrogante nei confronti degli altri, è bassa.

 

Durante diverse lezioni di corsi sulle relazioni quando parlavo di autostima domande frequenti erano : “…e invece chi ha troppa autostima? Come vive?”

 

Probabilmente male, anche se non è detto che se ne renda conto. Quando si parla di autostima questo argomento suscita interesse dal momento che ciascuno di noi ha probabilmente avuto a che fare con persone con l’atteggiamento tipico del narcisista.

 

In questo caso il problema della consapevolezza è veramente centrale perché solitamente la persona che ha sviluppato un comportamento di “apparente” superiorità nei confronti degli altri e che ricerca attenzioni speciali da parte degli altri, non mette in discussione facilmente il proprio modo di vedere le cose poiché con tutta probabilità tutto ciò, gli ha permesso di mantenere un equilibrio nel tempo. Quindi questi, per lui o lei, sono comportamenti del tutto normali e che non vengono identificati come qualcosa che non va. Infatti queste persone spesso chiedono aiuto perché qualcun altro si lamenta di loro.

 

Se per la persona con “troppa” stima di sé il problema può essere avere una visione più realistica di se stesso e dei propri limiti, per la persona che si sottovaluta può essere invece importante prendere consapevolezza delle propria qualità positive. Caratteristiche che vengono invece solitamente date per scontate o minimizzate.

 

Per questo può dare molto beneficio acquisire consapevolezza su di sé, sulla propria personale tendenza a sottovalutarsi e a non credere nelle proprie capacità come primo step, cercando di costruire una visione più realistica di se stessi, questa volta però in senso positivo. È importante valorizzare le nostre abilità e mantenere una visione di noi stessi stabile ed equilibrata nel tempo nonostante le pressioni esterne (vedi ad esempio critiche, svalutazioni e conflitti).

 

Esistono diversi libri e materiali sull’argomento che possono aiutare a riflettere e imparare ad accrescere la nostra stima. Spesso può capitare tuttavia che un libro non sia sufficiente e che la biblioterapia non produca il cambiamento desiderato. Questo può succedere per vari motivi. L’ho visto succedere a chi è cresciuto sperimentando esperienze negative, ricevendo feedback negativi su di sé, che hanno contribuito a sviluppare  una visione di sé complessivamente negativa. Convinzioni ed emozioni negative forti che ogni volta che la persona cerca di cambiare si ripresentano prepotentemente creando un apparente blocco e una resistenza al cambiamento per cui può essere necessario un aiuto esterno. In tutti i casi è utile ampliare la propria conoscenza sull’argomento per capire meglio noi stessi e smettere di soffrire quando una soluzione è possibile.


N.B.

I miei articoli hanno finalità informative/divulgative riguardo le tematiche inerenti la Psicologia e la Psicoterapia. Non sostituiscono in alcun modo la consulenza di uno specialista. Quindi ti prego di leggerli e valutarli alla luce di queste considerazioni, sapendo che possono affrontare un determinato argomento in maniera non esaustiva e/o parziale rispetto alla complessità del tema. Per ulteriori chiarimenti e approfondimenti non esitare, se lo ritieni opportuno, a contattarmi.

 

Luca Della Valle